"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

lunedì 28 dicembre 2009

Il racconto della Freedom Gaza March

27.12.09 IL CAIRO Prima manifestazione e assemblea generale
FREEDOM GAZA MARCH (del. Penisola e isole italiche)

di Alessandra Capone

Oggi domenica 27.12.09, 16.30 ora locale, la Gaza Freedoom March ha subito un primo concreto tentativo di oscuramento: circa 500 internazionali hanno subito il divieto di manifestare.
Avremmo dovuto navigare con le feluche sul Nilo manifestando contro il disumano trattamento che un milione e mezzo di palestinesi, rinchiusi nella più grande prigione a cielo aperto di Gaza, subisce a causa dell’assedio di Israele. Invece, siamo stati immediatamente cintati da un cordone di oltre 100 poliziotti in divisa ed in borghese che ci hanno costretto a restare immobili su un tratto di marciapiede, davanti al porticciolo occupato militarmente, oltre che controllato da gommoni della polizia fluviale.

Abbiamo cantato in tutte le lingue con i colori della solidarietà e urlato nelle varie traduzioni la vergogna di Gaza e l’indifferenza dei governi del mondo.

In serata poi tutte le delegazioni internazionali si sono riunite nuovamente nella piazza centrale di Sadat di fronte al museo nazionale, riunendosi in assemblea, la quale ha ribadito la ferma volontà di rompere l’assedio di Gaza attraversando con “ogni mezzo necessario” il valico di Rafah previsto per il giorno 28 ………….domani.


Il tempo della vita è breve………………viviamolo per calpestare i re !!!!! (W. Shakespare)

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