"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

domenica 28 marzo 2010

MOLTO PER RIDERE ED UN PO' PER NON MORIRE

(giochiamo, perchè di gioco e d'ironia è composta l'essenza sottile della nostra vita, perchè di gioco e d'ironia, anche, è composta, l'essenza di ciò che definimmo coscienza critica...perchè spesso l'ironia racconta la verità, perchè una risata li seppellirà)
GRANDE SCOPERTA ALL'UNIVERSITA' DI MILANO...DOPO L'UNIFICAZIONE DELLA TEORIA DELLE STRINGHE SCOPERTO, FINALMENTE, COSA SIA LA SINISTRA

di GIANDIEGO MARIGO

Finalmente!...Un temine che difficilmente rende la gioia, che ha attraversato il mondo...dopo l'unificazione della teoria delle stringhe e la scoperta dell'undicesima dimensione, certamente la più eclatante scoperta del secolo. Un gruppo di precari italiani...ricercatori a tempo determinato dell'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con la loggia Alfa dell'università Bocconi, scopre dopo lunghissimi studi cosa sia la Sinistra.
Questa domanda aveva assillato filosofi e politologi d'ogni tempo, dando luogo ad inenarrabili scontri e a sanguinose contrapposizioni...moltissimi i padri nobili attribuiti al concetto...anche se la definizione logistica risulta limitata dalla casuale disposizione nell'aula parlamentare. Infatti proprio da questa collocazione ha inizio quella che per lunghissimo tempo viene ad essere considerata la polemica del secolo...e che ancora oggi è in cerca di soluzione, perchè di ricerca si tratta, anche se quest'ultima teoria sembra porre una serissima ipoteca sulla soluzione finale del busilliss.
La necessità di addivenire ad una soluzione della problematica sorge e prende corpo, proprio da quel limite logistico di cui prima abbiamo accennato.
Di fatto la definizione Sinistra permette di ipotizzare che qualcuno si possa collocare più a sinistra dando luogo così a moltissime gradazioni del medesimo concetto:
Sinistra estrema, Sinistra pura, Sinistra Radicale, Sinistra moderata, centro-sinistra, centrosinistra, Sinistra centrale...e via così...
Decisamente un eccesso concettuale, che porta a confusione e persino all'abuso di una definizione che sembra sfumare in senso, sino a perdere completamente connotazione.
Molti sono coloro che si attribuiscono la paternità ed il diritto di denominarsi in tal modo, moltissimi partono da questa certezza per teorizzare il proprio diritto a riempire di mazzate chiunque si discosti dalla definizione definita...dalla teoria.
Finalmente dicevamo una teoria unificante...
Non si confonda questa teoria con alcune posizioni portate avanti anche attualmente da alcuni gruppi variamente collocati...il richiamo al termine Sinistra non definisce automaticamente il reale posizionamento in tale area.
E' situazione molto complessa, estremamente intricata.
Abbiamo infatti molti studiosi che si sostengono artefici di tale “modifica” della teoria corrente, cioè quella del caos e della collocazione puramente “fisica”.
Abbiamo in questo momento in campo le teorie di vari scienziati...dal gruppo del dott. Bertinotti, a quello a lui vicino del dott. Vendola...ma non solo vi sono posizioni e teorie precise elaborate da più parti come quelle del gruppo di ricerca del prof. Diliberto/ Salvi o della fondazione Bersani/D'Alema a quelle della scuola Franceschini/Uolter...moltissime teorie in gioco, sino alla più recente ed ardita del Nucleo univertitario del dott. Nencini che ha sancito “Sinistra è dove mi siedo io, ed io mi siedo dove mi garantiscono una sedia”. Teoria dicevamo molto ardita, che prende ispirazione dagli scritti di uno dei padri nobili della sinistra Storica, che non nomineremo però perché sin troppo evidente.
Cosa dice quindi questa teoria rivoluzionaria...e non si giochi sul termine...che in questo contesto è unicamente rafforzativo e nulla ha a che spartire con logiche risolutive più o meno violente.
Sinistra è uno stato di coscienza una pulsione dell'anima, un'esigenza ed un bisogno di progresso, di giustizia e di eguaglianza, di rispetto dei diritti, di senso di appartenenza universale, un bisogno di comunanza e di vicinanza, un'esigenza elementare dell'anima. Diventa quindi problematica una reale collocazione puramente fisica e teorica, così come una sua definizione in termini precisi. Infatti la denominazione Sinistra non significa sostanzialmente nulla, così come qualsiasi circonvoluzione teorica, ha pochissimo se non nessun senso, se non è supportata da una reale crescita spirituale. Diventano quindi prive di senso le attribuzioni di paternità e di individuazione...si può infatti definire un bisogno...si può colorare un sentimento, lo si può realmente descrivere”.
A questo punto però risulta evidente una carenza di senso pratico ed evidente l'esigenza di pragmatismo, di teoria del fare, di pratiche riconosciute che siano identificabili e generalizzabili.
“ Il fatto di dichiarare che la Sinistra è concetto arbitrario, lo priva quindi di applicabilità? la premessa di definirla collocazione puramente logistica del tutto gratuita priva la definizione di praticità,di attinenza con il reale? Assolutamente no...abbiamo premesso e la teoria stessa pone la sua portata spirituale...fondamentale e determinante. Moltissime, fra l'altro, sono le teorie economiche e filosofiche che permettono applicazioni sociali di svariato tipo, ma cosa individua, precisamente un individuo definito di Sinistra rispetto ad un altro?
Facciamo un esempio pratico:
Spesso si è notato come molti soggetti pur partendo da Sinistra, una volta arrivati a sedersi nelle stanze del potere si siano poi trovati a cogestire , quando addirittura non a gestire in prima persona quello che viene definito Potere, al pari di qualsiasi altro...bene cosa è venuto a mancare in loro? Cosa ha creato le premesse per le quali in alcun modo li si potesse distinguere dagli antagonisti??? O meglio la carenza di cosa ha creato quest'immagine???
Una teoria economica? Un modus operandi riconoscibile e comune, una variazione possibile del tutto pratica o pragmatica?...Un codice etico?
Oppure è l'ottenebrarsi di quello stato di coscienza di quella predisposizione spirituale prima definita che è venuta a mancare, e se è così qual'è allora il bene che definisce il suo essere quello che è...una teoria sociale?”
Evidentemente no, quindi applaudiamo a questa nuova teoria spiritualista che sgombra il campo da ogni polemica precedente...che la definizione “fortemente limitativa” a lasciateci dire geografica ha dato del vituperato ed abusato termine...tramutando in sintesi...la teoria nella definizione.
Progressismo ed Evoluzione sono stati dell'anima, estremamente complessi e composti di spirito, coscienza e pratica, sono un bisogno fondamentale dell'essere vivente, come l'acqua, il cibo, l'amore.
Non sono discutibili e danno luogo ad aggregazioni, variamente definite nel tempo, ma del medesimo segno.
Sono esigenze che devono essere soddisfatte, da interventi pratici definiti di volta in volta in modo diverso, nell'ultima concezione corrente essa viene anche definita politica.
Restano però bisogni purissimi e non trattabili e devono essere compresi nella loro struttura fondamentale, essi tornano periodicamente in modo ciclico seguendo l'andirivieni del flusso storico, ma sono strutturati e immodificabili, superiori alle organizzazioni umane in quanto le determinano, molti proveranno a piegare il bisogno al Pragma ottenendo risultati miserevoli.
Il bisogno si esprime con o senza di loro e dà luogo alle aggregazioni che modificano la loro natura fisica a seconda della fase storica, ma che travalicano le organizzazioni e che in assenza loro trovano propri sistemi di auto organizzazione”

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