"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

martedì 20 luglio 2010

RICORDIAMONE I MOTIVI, RICORDEREMO CARLO


di Giandiego Marigo(poesie dell'autore)


Siamo in un tunnel, in cui ci tocca commemorare quotidianamente eroi, martiri o semplicemente caduti, mentre vorremmo scambiare due chiacchiere con amici vivi.
Personalmente odio la retorica e rifuggo i rancorosi slogan che grondano vendetta.
Giuliani vedeva un mondo diverso da questo...era in piazza per un mondo migliore...e questo conta...il motivo per cui tutti quei ragazzi erano a Genova.
Oggi si vuol raccontarla parlando di equanime divisione delle responsabilità e per fare questo, per raccontare una storia diversa si usano tutte le armi possibili, giornali e pensatori.

Oggi tocca al Corriere della Sera deliziarci con le proprie analisi storiche raffinate che vedono Carlo come assalitore e chi l'ha ucciso in palese legittima difesa...non è così, ma ci riproveranno ad ogni scadenza d'anno.
Ve la racconteranno un po' diversa...sino a che vi abituerete all'idea che sia andata proprio come ve la raccontano.
Spesso nella storia di questo paese è andata così, ma, come spesso accade troveranno sempre qualcuno che ricorda, qualcuno che la racconta giusta, questa è la forza della testimonianza, questa è la forza della memoria.
Esiste un rischio però a mio umilissimo parere ed è qullo di ricordare sempre di più il cordoglio e dimenticare i motivi.

Ho visto davvero troppi compagni morire nel mio percorso ed ho sentito troppe volte quel “Pagherete caro! Pagherete tutto!” , pieno di rabbia, denso di motivi, ma difficilmente realizzato.
Io credo che ci sia un modo di farla pagare al sistema, al potere che, così spesso, è ricorso all'omicidio per tentare di imporci il silenzio. Un modo che per giunta è denso di positività, scevro dal gioco inutile dell'accumulo di odio e la vendetta, liberato dalla Rabbia che spesso produce mostri. Si badi ci sono motivi per la Rabbia essa è fertilizzante e ha la sua ragione d'essere, ma è improdittiva ed è un'emozione negativa come la Paura, come lei è energivora e distrae dal senso e dal fine.
Dicevamo esiste un modo ed è ricordare, portare avanti il senso, i motivi profondi che portarono tanti nostri Fratelli ad essere con noi in quelle piazze dove fu loro rubata la vita.
Questa “volontà” di continuare, quaesta “caparbietà” nel ritrovare il senso ed i motivi è “positiva”, “costruttiva” e si muove nel senso del destino, accompagnandolo, liberandolo dei bisogni di punizione e dell'odio vendicativo, che per contro sono “negatività”. Questo modo di pensare non è liquidatorio, ma si muove nel senso di quello che quei ragazzi che erano in piazza a Genova avevano discusso nei giorni precedenti agli scontri...ed è la maggiore eredità che Giuliani e chi prima di lui ci hanno lasciato. I motivi per cui morirono e non la loro morte che di per sé è immanente come per tutti. Ed è passaggio persino per loro.
I motivi...il senso di quello che stiamo facendo, dovremmo averlo presente sempre e molto di più, perchè senza nulla ha alcuna ragione d'essere.
La discussione che caratterizzò il movimento che era in quei giorni a Genova fu ed è fondamentale quella “Varietà” che caratterizzava quel Moovement era l'importante.
Lì risiedeva il cambiamento e lì stava l'essenziale, in quella connessione fra Spiritualità e desiderio di eguaglianza...in quella capacità di parlarsi e dirsi cose “pesanti” a prescindere dalle appartenenze e dai percorsi, l'essere lì tutti insime in quel Movimento dei movimenti era la verà novità...il messaggio! Ricordiamo questo messaggio, raccogliamolo e portiamolo dovunque, questo è quanto Carlo merita, non la rabbia, non l'odio di pochi amici che diventano sempre meno, ma il gonfiarsi di quel movimento in cui credeva...la trasmissione di quel messaggio ch'era tanto importante da morirci.

Non fermiamoci al dolore, andiamo dietro e scopriremo il senso, l'insegnamento. Quanta di quella forza è rimasta oggi, quanto di quel messaggio è passato? Eppure in quello stava tutto il motivo...e se lo cercheremo è ancora lì dove è sempre stato...perchè è molto più grande di noi e delle nostre miserie, dei nostri dolori e soprattutto dei nostri rancori e i nostri odi. Non racconterò ancora una volta quella giornata, molti lo faranno oggi, con maggiore precisione di quanto potrei io
Io vi ricorderò i motivi per cui Carlo era lì e tanti, tanti, tantissimi insieme a lui.

GENOVA, FIRENZE, ROMA…E POI?


Genova, Firenze, Roma…
Puerto Alegre…e Bombay
Mille più mille città che hanno parlato…
Cosa hanno detto al vostro…
al nostro cuore
A quella parte di voi che scalda dentro.
Ed il canto e l’urlo e la preghiera
D’un milione…e più
di menti illuminate
Ha fatto l’onda nell’anima del mondo…
Come una vibrazione…
Un lampo di energia ci ha scossi
Dire non basta più
Pensare, ritenere non è più sufficiente
Ora è motivazione vera,
questa è teoria
In strada ora si scrive nella storia
Un fatto nuovo,
alfin buona novella
Da mille e mille gole si è spiegata
Se al vostro orecchio ancora non è giunta
Senz’altro vostra anima ne è scossa

L’IMPOSSIBILE


Non esiste…
davvero non può…
esistere l’impossibile
Voglio un mondo dove Francesco parli con Guevara
Loro han molto da dirsi.
Loro possono capirsi
Voglio un mondo dove il denaro
Non stia al centro…
sugli altari
altri son quelli che noi dovremmo adorare
Voglio un mondo dove l’amore non sia un concetto astratto
Ma sia! Di fatto,
nelle cose, in un mondo rifatto
Voglio un mondo che sappia , ovunque,
apparecchiar la tavola
Ogni sera, nell’ora della cena
Voglio un mondo senza guerra!!
Voglio Iddio sulla terra!!
Voglio un mondo che non giochi con la catena della vita
Lo vorrei per i miei figli,
per il mio gatto
A misura di ognuno
a vantaggio di nessuno
Non può esistere e davvero non esiste…l’impossibile
PERCHE’ IO CREDO
Che tutto questo possa
Essere vero

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