"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

giovedì 25 novembre 2010

DOVE STA ZAZZA'


di Giandiego Marigo

Ribellioni, a macchia di leopardo senza collegamento estemporanee, violente a volte come scoppi di temporale, legate, però, alla rabbia ed allo sconforto, manifestazioni estreme, d'una frustrazione , in fondo, senza speranza, disperazione e mentre tutto questo accade quella che chiamammo sinistra dov'è? Non ci perviene notizia di lei...se non di qualche congresso o riunione organizzativa o peggio d'una ennesima ed estemporanea divisione.
Da una parte SEL sembra dibattersi in un ottica prettamente interna all'evoluzione del suo rapporto complesso con il PD ( del quale non parlo per il pudore di definirlo Sinistra, non vorrei offendere interne sensibilità che non gradirebbero affatto questa definizione) Un partito SEL che ha un Leader, ma non ancora un corpo, che muove molte simpatie, ma che resta, superficiale...d'opinione, radicato all'interno di alcune strutture ARCI, piuttosto che CGIL, ma più per incrostazioni di precedenti inondazioni che non per propri meriti. Un partito che pone proposte importanti. Composto di molti funzionari intermedi, dell'antica struttura di CGIL e RIFONDAZIONE, influenti più per difesa d'antiche posizioni che non per nuovi meriti acquisiti sul campo. Sensibili, ai movimenti ma sotto molti aspetti ininfluenti, se non a livello di uomini e figure di carisma...un agglomerato allo stato più che un partito. La Rinascente FDS, cosa dalla dubbia valenza, composta di cariatidi che si ripropongono per la 300a o 400a volta alla segreteria, d'un partito, che non riesce a smoversi dal 2-3% e che trova al suo interno appena nato gli embrioni della prossima divisione, sebbene, la discussione nata al suo interno abbia anche importanti connotazioni. Quindi mentre la sinistra più tradizionale decide se essere o meno nel governo e in che modo collaborare il paese s'incedia...motu proprio.
Non di soli Marxiani o presunti tali è composta l'Area di Progresso e Civiltà...neo liberal, social...e chi più ne ha ne metta catto-buddo-indu...e creativi d'ogni sorta che popolano l'area da IDV sino ai movimenti sconfinando nell'area dei grillini e che invece paiono assorti in un soliloquio ant'imperiale senza speranza e che pur avendo un concetto di mondo ed a tratti addirittura una visione d'alternativa che si sposa con una nuova economia a misura d'uomo e la necessaria decrescita...bene costoro mi appaiono appunto assorti in un vigile controllo degli angusti confini d'una presunta libera informazione, presi da irrefrenabile et personalizzatissimo odio, per carità più che giustificato, ma che finisce con il vanificarne e disperderne le pur interessanti energie.
Intanto il paese si ribella in modo asincrono, fuori controllo...qua e là esplode un focolaio, una piccola fiamma, un momento di reazione inconsulta e sono molti a questo punto dalle salite ormai innumerevoli su torri e gru, alle manifestazione della società civile che vengono seguite da scontri e manganellate, ma non c'è un'area che che impersonifichi e rappresenti queste lotte...esse restano avulse...lontane, altre, dal corpo di una classe politica che proprio non riesce a collegarsi con loro.
Questo dovrebbe indurci a riflettere, farci capire che la storia ed il paese, tutto, non hanno il tempo per aspettare ulteriormente i nostri comodi, di precisare e discutere chi, come ed in che modo, quando ed in che misura.
Sì! Decisamente ci sono risposte che vanno date e che riguardano profondamente il senso e la ragion d'essere di quella che un tempo definimmo Sinistra e che oggi ci piacerebbe poter chiamare Area di Progresso e Civiltà...esse riguardano molte cose , la scuola ed il lavoro, la povertà ed i beni comuni e sconfinano nella visione d'un mondo futuro che nasca cresca a partire dalle esigenze e dal benessere delle popolazioni piuttosto che non dalle regole e i limiti posti dai pochi che possiedono “la fabbrica dei soldi” ( il termine non è scelto a caso). Un'Area che sappia rispondere con una visione d'insieme che ci rimandi una società possibile, praticabile, equa ed eticamente connotata che abbia discusso e risolto le tematiche energetiche, culturali e ci proponga rapporti praticabili, compatibili ed accettabili, spiritualmente ricchi che facciano di noi dei fruitori  in reale condivisione con Gaia piuttosto che dei parassiti consumatori.
Che ci facciano sentire parte e non problema. Risorsa e non peso. Che consegnando una nuova visione sappiano consegnare ai moltissimi sconfortati e delusi di quello che fu un epocale movimento un nuovo sogno ed un nuovo obbiettivo che non sia solamente la caduta di un Imperatore, per quanto Buffonesco ed Intollerabile esso possa essere . Perchè in fondo se non si da loro la possibilità di sperare di confidare in un mondo migliore perchè mai dovrebbero preferire un Tiranno ad un altro? Cosa differenzeriebbe Napoleone da Cesare ed un'Imperatore da un Re?
Ma mentre questa ribellione serpeggia, questo bisogno si fa via via sempre più urgente...L'area che fa...cerca profeti ed ogni volta che sembra averne individuato uno cerca di affermarlo come l'unico portatore di verità con il risultato di averne cinquanta e tutti portatori d'una vera fiaccola. Convinti d'essere l'unica possibilità per l'Area che anzichè amalgamarsi e farsi grande sembra, ancora ed eternamente condannata alla dispersione ed alla frammentazione, perchè ogni portatore chiede sia l'altro a chinare il capo .
La chiamano in molti modi, purezza, vocazione maggioritaria, moderatismo, pregiudiziale liberal democratica...e via dicendo altri si definiscono Società Civile pretendendo d'esserne unici depositari ed altri ancora si inventano portatori ora del socialismo ora del marxismo ora della liberal democrazia, altri si vestono da francescani ed altri ancora da frati trappisti ed il risultato è sempre il medesimo che molte voci dicono cose analoghe e che invece non ci si confronta affatto su questioni fondamentali. Imprigionati dal rituale assumendo la forma come fosse contenuto, convinti che questo compromesso con gli infedeli sia triste necessità...accontentandosi del meno peggio ed accettando l'idea che aree simili siano collocate quasi casualmente in diversi contenitori per altro scarsamente connotati. Si fanno scelte superficiali ed invece non si pongono le questioni realmente influenti, quelle importanti che farebbero unità e creerebbero movimento. Una per tutte il nuclere, piuttosto che il lavoro, il precariato, la cultura altra...Tifoserie che scelgono di non aggregarsi sulle questioni reali ma sul colore di una maglia...e non c'è nulla di più folle . Però mentre questo avviene la gente si ribella ed è sola e prima o dopo si accorgerà, forse se n'è già accorta che, come più volte ho ripetuto, tutti noi che ci fregiamo di maglietta, distintivo e marchietto non siamo affatto indispensabili.

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