"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

domenica 5 dicembre 2010

LA PARABOLA VIOLA



Di Giandiego Marigo


Non ho partecipato al finale della commedia, una sorta di pudore e la difficoltà infinita del muovermi, per mancanza di denaro e di forze, per la mia invalidità, che ha segnato in modo indelebile la mia vita.
Dicevamo, non sono stato alla finale tragicomica della parabola viola.
Una manciata di auto convocanti che al colmo dell'autoreferenza si sono incontrati, ma sinceramente mi è bastato l'articolo sul Fatto Quotidiano e quello che molti fraterni amici me ne hanno riferito.
Tutti i difetti ed i limiti di un movimento gonfiato e strutturato mediaticamente sono, improvvisamente saliti alla superficie, rivelandosi in tutta la loro grottesca realtà.
Questi difetti però diciamolo sono stati ripetutamente stigmatizzati, da me e da altri, questi limiti di un movimento non movimento.
Sarebbe ingiusto dire come fa il Fatto che improvvisamente si è avuto un triste risveglio, non è così, nel percorso del movimento viola numerosissime sono state le avvisaglie che hanno prodotto questo indegno risultato finale ed erano presenti sin dall'inizio del percorso e sin dell'inizio erano state puntualmente, ripetutamente e dolorosamente annotate.

Ora proprio il Fatto, che con MicroMega e con l'Area Liberal Democratica, pseudo-movimentista, che con alcune teste pensanti di SEL e di IDV sono i principali artefici di questo disastro, bene proprio loro ci vengono a piangere addosso...sinceramente seccante.
Chiamo a testimoni i miei numerosi articoli su Facebook, sulla pagina di “CONTRO IL GOVERNO DELLA VERGOGNA” per la difesa della sovranità popolare” sino agli amici conduttori dei Blog “VERITA' e DEMOCRAZIA” oppure di “NEURONIATTIVI” chiamo a testimoni gli amici della pagina Facebook “MOBILITAZIONE NAZIONALE” chiamo a testimonianza i numerosi interpreti con me di quei giorni che videro l'alba del movimento viola...di quel primo NOBDay...che già in sé covava tutti gli embrioni della presente pochezza, perchè non era sufficiente una mobilitazione oceanica per giustificarne una natura inesistente, rabberciata, un controllo ottenuto con espedienti antidemocratici sin dalla sua nascita, la pratica invetereta, continua ed offensiva della cancellazione del dissenso, il non ascolto assoluto, l'autocelebrazione, l'autoreferenza e l'autoelezione?

Tutto questo impossesandosi on line della rappresentanza del dissenso e macinando alla fine luoghi comuni?
Ancora oggi io chiedo, chi...pagando quel palco megagalattico, le trasferte, consentì che l'impressione “visiva” della forza del movimento fosse maggiore della sua reale consistenza e perchè lo fece?

Chi? Gonfiando a dismisura le aspettative stroncò sul nascere un movimento genuino, vero, potenzialmente fortissimo e che poteva con le proprie forze e la propria consistenza arrivare da solo a quei risultati con i suoi tempi, che non erano però i tempi della politica...Chi?

Se non quegli stessi che si affollano stupiti al suo letto d'agonia, fingendo un'ingenuità ed una casualità di passeggio che nulla hanno di reale?
Non voglio fare nomi e cognomi, non ho alcun interesse a dare colpe, responsabilità ad indicare con il dito.

Tutti coloro che ora mettono in campo il proprio sdegno contrariato, che in qualche modo fanno parte dell' intellighentia Romana o toscana puttosto che Nazionale, tutti questi artefici più o meno noti, sanno benissimo chi io sia e quali siano le loro responsabilità...possono certamente continuare a fingere di ignorarle...questo chiede il trasformismo politico...non ci vengano però a parlare di nuovo, per piacere
Lo sa anche quel San Precario, vero o presunto, quell'Avatar ancora oggi misterioso che tanto male ha fatto a questo movimento con la propria incombenza inutilmente misterica.
Non farò nomi quindi, ma ne vogliamo parlare del protagonismo? Dell'uso sconsiderato dei archetipi della rete...quasi in chiave pubblicitaria? Con una capacità di gestione ed una puntualità degna di una congrega di WebMaster...ed anche questo non si può improvvisare...da dove veniva?

Dell'elezione incrociata ed ossessiva di organismi dirigenti di ogni tipo e sorta di pagine quotidiane che dicevano tutto ed il contrario di tutto, sino alla competizione con le manifestazione indette da altri movimenti??? Per finire alla competizione in seno al movimento stesso, quando ognuno si alzava alla mattina con un'idea di manifestazione e la indiceva in nome di tutto il movimento...solo perchè indossava una sciarpetta viola?
Il fatto che il movimento viola o una sua parte, abbiano dimostrato di essere poco significa che la strada era sbagliata? Significa che la rete è inutile per creare Network e Movimento...No! Significa che il rischio di inseguire il dito anziché guardare la luna su Internet è molto consistente, che un'abile congrega di WebMaster può, volendo, portarci persino ad una grande mobilitazione, ma dimostra, ancora una volta, che è un veicolo superbo per le idee! Senza precedenti e di una forza incomparabile per la loro diffusione. Dimostra anche che ci vuole criterio, senso della misura, capacità di giudizio, educazione.
Una delle cose che maggiormente mi ha infastidito in questa storia è la virulenza dei toni, la volgarità che si è riusciti a raggiungere nel percorso.
Bene buttiamo il bambino con l'acqua sporca, ancora una volta?

Quante volte lo abbiamo già fatto?

Il movimento viola ha prodotto degli effetti e sono insiti nei movimenti locali, che uniscono la frequentazione e la conoscenza reali alla confluenza informatica, che partono da esperienze vere e comuni da acquisizioni e discussioni reali, da proposte di comportamento interessanti da acquisizioni comuni. Da una necessità anche spirituale di trovarsi e condividere. Laddove esso sia riuscito a rimanere salvo ed integro da protagonismi eccessivi, da galletti che pensavano solo alla propria personale promozione...bene là il movimento viola è servito, ha indicato una strada che è quella giusta.

Quella di un movimento che non sia succube alla politica , ma che la determini, imponendo una discussione di area ed un'unità di fatto.

Un Livello di acquisizione e di confronto minimo e comune, non legato all'appartenenza ma alla necessità, alla vità, alle cose ed al momento contingente. Vogliamo farci del male? Continuare così? Insistere nell'attribuzione del comando...vogliamo continuare questo gioco omicida del “Sono più Leader di te”?

Nella ricerca assurda delle ragioni per non partecipare a qualche cosa...conosco bene il metodo, dolorosamente bene. La mia esperienza ne è costellata magnifiche idee che si dividevano mentre nascevano...perchè l'uno riteneva impossibile parlare con l'altro e perchè poneva questa divisione con obbligo di scelta...è La parodia grottesca della Sinistra o di quella che chiamiamo tale.

Il Movimento Viola è stato e può ancora essere un laboratorio stupendo di Area di Progresso...certo a patto di non farne una palestra di opposte tifoserie. Sembra pazzesco come sempre avvenga che una volta dato un movimento ampio ed unitario si cerchi, subito, in prima analisi, una buona ragione per seguire questo o quel Santone...questo o quel Leader ieratico-carismatico...cercando nel dargli ragione di riempire il vuoto delle proposte reali...sinceramente basta possiamo fare di meglio.

2 commenti:

  1. Giandiego, cosa aggiungere di più e meglio di quanto hai scritto? Certo è davvero singolare che il cantore del popolo viola, Federico Mello, ne abbia decretato ora la fine ...

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  2. Grazie Maurizio! si lo trovo abbastanza singolare

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