"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

lunedì 27 maggio 2013

La lunga marcia nel deserto per la Sinistra


Dopo i risultati fallimentari della lista di Rivoluzione Civile alle ultime elezioni politiche l'ala movimentista dell'Alternativa ne attribuì le responsabilità ad Antonio Ingroia ed al suo scarso appeal mediatico, alla riproposizione della candidatura di un magistrato e del tema della legalità quale elemento centrale del programma, al colpo di mano compiuto dalle segreterie dei vecchi partiti – Rifondazione, Comunisti Italiani, Italia dei Valori, Verdi – sulle candidature al fine di estromettere le donne e gli uomini scelti dalle assemblee di Cambiare Si Può a vantaggio di vecchi e screditati arnesi della politica (Di Pietro, Diliberto, Ferrero, Bonelli), l'ambiguità del profilo programmatico e politico della Lista (che si dichiarava alternativa al centrosinistra egemonizzato dal PD ma che contemporaneamente prometteva di offrire i propri voti, se richiesti e necessari, a quello che in quel momento si riteneva il probabile futuro governo a guida Bersani).
Tutte critiche che avevano un qualche fondamento ma che non consentivano di cogliere in modo esaustivo la realtà politica italiana di questi tempi. Come dimostrano i risultati raccolti dalla candidatura (realizzata a regola d'arte) a Sindaco di Roma di Sandro Medici, una persona perbene e un Signor Candidato (così come del resto lo era Antonio Ingroia), condivisa e realizzata con la partecipazione dei movimenti, con candidature estranee a vecchie logiche partitocratiche, con un avanzato e coerente programma di sinistra alternativo a quello del PD e delle destre: solo il 2,3 per cento dei voti ottenuti, circa un punto in più di Luigi Alfonso Marra (per intenderci l'amico di Scilipoti e di Sara Tommasi).

giovedì 23 maggio 2013

Me dici Roma, te dico scegli Sandro Medici come nuovo Sindaco

da Micromega

MATTEO PUCCIARELLI – Me dici Roma, te dico vota Sandro

mpucciarelli2 Roma, opzione uno: il candidato della destra maneggiona e incapace, Gianni Alemanno; opzione due, il candidato del centro calce e martello, Alfio Marchini; opzione tre, il candidato del centrosinistra che una volta eletto risponderà agli stessi interessi di cui si fanno garanti Alemanno e Marchini, Ignazio Marino; opzione quattro, il candidato di sinistra che ti offre un’altra visione della città, Sandro Medici – guardacaso il più squattrinato.; opzione cinque, il candidato a Cinque Stelle un po’ law, order & scontrini, Marcello De Vito il tutto fumo e niente arrosto.
La candidatura di Medici è una bella notizia per la sinistra, per quella sinistra che immaginiamo e spesso non riusciamo a trasformare in un qualcosa di concreto, attuale e magari coerente. Basta leggersi una delle sue interviste, scorrere il suo programma, conoscere un po’ le biografie dei suoi candidati, per rendersi conto che stavolta è possibile recarsi al seggio senza turarsi il naso, senza dover ingoiare i soliti rospi, il solito atteggiamento compromissorio e democristiano che a Roma – essenza d’Italia – regna dappertutto.

mercoledì 22 maggio 2013

Percorso di decrescita per liberarsi dalla schiavitù della globalizzazione finanziaria



[Riassunto di “Conclusioni. L’urgenza di un’alternativa” tratto da “La trappola dell’euro”]

La continua perdita dei diritti, lo svuotamento delle istituzioni democratiche, l’impoverimento sono strettamente connessi all’imperialismo finanziario globale che sottomette i popoli e rende i cittadini sudditi senza possibilità alcuna di liberarsi da una sorte di schiavitù finanziaria. Pertanto il quadro che emerge è drammatico ed è imprescindibile opporre una resistenza popolare a tale imperialismo finanziario attraverso il recupero della sovranità nazionale e monetaria, mettendo in discussione i principi economici della globalizzazione, a partire dalla libera circolazione di merci e capitali. E’ allo stesso tempo imprescindibile orientarsi verso il modello di “decrescita felice”.
Misure economiche espansive come quelle della teoria keynesiana si rivelano non efficaci senza dare luogo a misure protezionistiche da parte degli stati nazionali, i quali avendo l’esigenza di finanziarsi tramite il mercato sarebbero comunque invischiati nelle dinamiche della concorrenza-competizione globalizzata e, di conseguenza, politiche di intervento pubblico potrebbero rivelarsi inutili, infatti, gli sforzi fatti dagli stati per le spese di finanziamento pubblico, a causa della libera circolazione di merci  e capitali, porterebbero i relativi benefici nei paesi le cui economie sono più competitive e quindi maggiormente capaci di attrarre acquirenti e investitori.
In tale circostanza sono opportune misure protezionistiche dell’economia interna dello stato, come la moneta nazionale, la possibilità di stabilire forme di limitazione della circolazione di merci e capitali, una banca centrale che funga da acquirente residuale dei titoli del debito sovrano, esattamente come faceva la Banca d’Italia prima della separazione dal Ministero del Tesoro, avvenuta nel 1981.

domenica 19 maggio 2013

Un Partito Sociale per la Sinistra

Tornare ad incontrare le persone, parlare con loro per comprenderne bisogni e speranze, aiutarle a trovare vie di uscita - dalla disperazione, dalla solitudine, dalla miseria, dalle ingiustizie - e alternative alla tentazione di cercare soluzioni rivolgendosi al potente di turno, combattere quei fattori di distorsione della democrazia che sono le lobbies, le mafie, l'informazione prezzolata al servizio del sistema, promuovere una rivoluzione culturale che contrapponga alla dittatura del profitto, dell'egoismo, del consumo compulsivo i valori della solidarietà, il mutuo aiuto, una diversa qualità e diversi stili di vita, imporre criteri di selezione della classe dirigente fondati sulla capacità di operare per il bene comune e non sulle doti di imbonitore: tutto questo significa un partito che si strutturi per organizzare e mettere in rete iniziative di economia sociale e alternativa.
Ed è l'unica strada possibile per fare diventare vincente un'alternativa politica di sinistra che abbia come fine il cambiamento radicale di questo Paese nel senso dell'uguaglianza, della liberazione dal bisogno, del superamento del capitalismo.


Jacopo Fo dal Fatto Quotidiano

Sos, ci servono avvocati umanitari (e un partito della solidarietà)

E serve un partito nuovo che sappia far fronte all’emergenza sociale.
Ci sono persone disperate che hanno bisogno di assistenza legale per opporsi a sfratti assurdi e altri soprusi. Sempre più persone, disabili e non, si rivolgono al Nuovo Comitato un Nobel per i Disabili, chiedendo aiuto per le questioni più disparate. Finora siamo riusciti a far fronte direttamente a questi casi difficili e spesso complessi, a volte è stato sufficiente parlare direttamente con sindaci ed enti pubblici per sbloccare situazioni apparentemente senza via d’uscita. In altri casi è stato necessario trovare un legale.
Ma ora con le nostre sole forze non ce la facciamo più e lanciamo un appello: sei avvocato? Sei disposto a assistere una persona in difficoltà? Se ti rendi disponibile per questa attività di volontariato segnalati a gabriella@alcatraz.it e ti affideremo un caso nella tua zona, che seguiremo insieme a te.
Oltre al problema degli sfratti abbiamo casi di stalking di vario tipo, persone che non riescono a far valere i propri diritti (ad esempio problemi pensionistici per disabili)… Si tratta di persone che non hanno nessuna dimestichezza con le questioni legali e quindi rischiano di perdere tutto quello a cui avrebbero diritto. Spesso è sufficiente ascoltare queste persone e aiutarle a capire cosa possono fare o a chi possono rivolgersi per risolvere questioni che rischiano di avere ripercussioni pesantissime.
Per coprire i costi di queste azioni di soccorso civile apriamo anche una sottoscrizione: invia il tuo contributo a

NUOVO COMITATO IL NOBEL PER I DISABILI ONLUS
BONIFICO BANCARIO:

 Intestato a Nuovo Comitato il Nobel per i Disabili
BANCA POPOLARE ETICA Codice Iban IT15L0501803000000000137020
Codice Bic  CCRTIT2T84A
VAGLIA POSTALE: 

Beneficiario  Nuovo Comitato il Nobel per i Disabili
Indirizzo  Località Santa Cristina, 53 -  06024 Gubbio (Perugia)

Grazie

mercoledì 15 maggio 2013

TAV, un altro tassello verso la fine: inizia l'iter per l'abrogazione

Dal sito notav. info (che Facebook non consente di linkare).
E da leggere assolutamente la risposta all'articolo di Repubblica sulle presunte minacce apparse su di un blog No Tav contro gli operai: "No Tav, se questi titoli non sono inventati".

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Inizia oggi in parlamento l’iter per abolire il TAV Torino Lione. Questa mattina i parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno presentato al Senato e alla Camera il disegno di legge per abrogare il TAV Torino-Lione.
E il desiderio di milioni di italiani diventa una cosa maledettamente seria…
Come si farà?
Votando l’abrogazione dell’accordo ‘intergovernativo’ fra Francia e Italia del 2001, siglato a Torino con poliziotti armati che chiudevano i manifestanti in un recinto come bestie.
Con quell’accordo alcuni ministri, Bersani e Amato per l’Italia, si presero la responsabilità di impegnare l’Italia a costruire un’ulteriore linea ferroviaria in barba ai dati di traffico già allora in calo sulla linea storica.
Oggi, undici anni dopo (e milioni di tonnellate di merci in meno), parte la procedura legislativa per annullare quell’accordo, ratificato dal Parlamento nel 2002, legge n. 228, ministro giustizia Castelli, presidente consiglio Berlusconi.
Il disegno di legge è basato su un motivo semplice: si annulla il progetto perché non si è verificata la condizione che aveva dato luogo all’Accordo del 2001, ovverosia un tale aumento dei traffici Italia-Francia da rendere satura la capacità della linea storica. L’articolo 1 diceva: l’“… entrata in servizio dovrebbe aver luogo alla data di saturazione delle opere esistenti”.
Anche in Francia nel corso del dibattito parlamentare che precedette la ratifica (seduta del 13.2.2002, pag. 1366), si dichiarò in modo lapidario che: “la saturazione della linea è precondizione indispensabile”.

lunedì 13 maggio 2013

Viva la Repubblica Romana! Per Sandro Medici sindaco di Roma

Roma deve essere governata nell'interesse dei cittadini e non delle lobbies, dei palazzinari, dei centri di potere più o meno occulti. Basta con Alemanno, l'amico dei fascisti, il peggior sindaco della storia di Roma. Basta con il PD alleato di Berlusconi al servizio, tramite Goffredo Bettini, dei palazzinari. Ridiamo speranza a Roma, facciamo finalmente una scelta rivoluzionaria e di sinistra: Sandro Medici Sindaco di Roma!


Viviamo a Roma, siamo giovani e anziani. Siamo quelli che nei partiti non ci credono più. Siamo impoveriti, offesi e stanchi del malgoverno e della “parentopoli” di Alemanno: desideriamo rialzarci. 
Siamo parte della cittadinanza attiva, delle associazioni e dei movimenti che animano il tessuto sociale metropolitano: organizziamo battaglie politiche e iniziative culturali, giochi in piazza per i bimbi e corsi di italiano agli stranieri. Lottiamo per i diritti, per i beni comuni, per avere più parchi pubblici e meno bische. Insieme a te, siamo cittadine e cittadini che si battono contro l’imbarbarimento sociale e la solitudine. 
Oggi, però, siamo chiamati a un impegno in più, in una città stremata dalla crisi economica e dallo smantellamento dei servizi sociali, sanitari e scolastici. Con un ceto politico che continua a far danni, incapace di rinnovarsi e di proporre soluzioni, mentre affiora un’ondata incollerita che non trova risposte, se non in un passivo affidamento al movimento di Beppe Grillo. 
Fuori dagli schemi dei vecchi partiti, fuori dal coro dalla politica gridata e scomposta, ci candidiamo a governare Roma con Sandro Medici. 

domenica 12 maggio 2013

Il capitalismo e la crisi culturale della sinistra

L'essenza della sinistra è la critica, il contrasto, l'obbiettivo dello smantellamento o almeno della radicale trasformazione del sistema capitalistico.
Come afferma Ken Loach, con disarmante chiarezza: “se si è a favore del mercato e della deregulation si è di destra, se si crede nell’economia pianificata e nella proprietà comune si è di sinistra”.
E' unicamente nella lotta al capitalismo e alla dittatura delle logiche del mercato e del profitto, quali unici criteri che devono improntare l'organizzazione di un sistema economico, può essere perseguito e realizzato – nella gamma di posizioni che vanno dal riformismo socialdemocratico e keynesiano al radicalismo comunista passando per la suggestione del 'benecomunismo', cioè di un'economia caratterizzata dalla prevalenza delle forme di auto-organizzazione e di auto-gestione della produzione da parte di gruppi locali - ciò che corrisponde alla visione e ai valori ideali della sinistra: la fratellanza universale, l'eguaglianza, la giustizia sociale, la liberazione dal bisogno che sola rende effettivo l'esercizio dei diritti civili e politici.
La scomparsa politica della sinistra italiana, in termini ancora più profondi rispetto a ciò che è avvenuto nella stragrande maggioranza dei Paesi del mondo capitalistico, si manifesta da un lato nella resa incondizionata di ciò che è ancora nominalmente considerato sinistra (il Partito Democratico) alla visione liberale/liberista - per di più attraverso intollerabili cedimenti a quelle che sono le entità che distorcono la vita democratica nazionale quali il berlusconismo, il Vaticano, la corruzione e la degenerazione partitocratica – e trascinando con sé nell'abisso quei partiti un po' più radicali (ieri i 'comunisti' di Bertinotti, oggi SEL di Vendola) che ne accettano l'alleanza in posizione subalterna, dall'altra nel fatto che il malcontento popolare, il bisogno di cambiamento 'rivoluzionario' e di risolutiva trasformazione della società trova espressione e rappresentanza politica quasi unicamente in coloro che, senza mettere in discussione l'essenza dell'organizzazione capitalistica, indicano nelle caste (i ceti dirigenti dei partiti, della burocrazia, dell'economia, dell'informazione) gli unici avversari da abbattere per ottenere libertà, giustizia e benessere diffuso.

sabato 11 maggio 2013

Il governo degli eversori della legalità costituzionale. E il PD e Napolitano cosa dicono?

Testo e opere grafiche di Luca Peruzzi
Dalla pagina facebook dell'Istituto LUPE


Al riparo dei diritti garantiti dalla nostra democratica Costituzione, colui che oggi s'è paragonato a Enzo Tortora domani, in uno speciale televisivo che manderanno in onda le televisioni di cui è proprietario, dirà che non ha mai avuto rapporti intimi con una minorenne che il parlamento, a maggioranza del partito di cui è proprietario, ha certificato essere la nipote di Moubarak. Tutto ciò per orientare l'opinione pubblica contro la magistratura, dopo una manifestazione a cui ha partecipato anche il ministro dell'interno e mentre il PD ha festeggiato l'epifania alla metà di maggio.


Il Ministro dell'Interno Angelino Alfano manifesta contro la magistratura. E' come se Berlusconi manifestasse contro la vendita dei televisori.

mercoledì 8 maggio 2013

PD, hai tradito il mio voto: ora rivoglio i due euro delle Primarie!


La moneta da due euro vista da Luca Peruzzi


Qui un facsimile del testo da inviare al Partito Democratico per richiedere il rimborso.


Al Partito Democratico
Via Sant'Andrea delle Fratte, 16
00187 Roma
Tel: 06/695321

e-mail : segr.bersani@partitodemocratico.it

contatto web: http://www.partitodemocratico.it/doc/44511/contatti.htm


La/Il sottoscritta/a __________________ , nata/o il __________, residente in ___________ Via/Piazza _____________ avendo partecipato, in vista delle ultime elezioni politiche nazionali, alle primarie

____ per la scelta leader della coalizione di centrosinistra

____ per la scelta dei candidati del Partito Democratico alla Camera e al Senato

sottoscrivendo gli impegni programmatici proposti nella carta di intenti “Italia Bene Comune” nella quale tra gli altri - nel quadro di una solenne enunciazione, ribadita durante tutta la campagna elettorale, del carattere alternativo, inconciliabile, antitetico del centrosinistra rispetto alla destra berlusconiana - si assumevano alcuni impegni espliciti e vincolanti quali

sostenere in modo leale e per l’intero arco della legislatura l’azione del premier scelto con le primarie;
affidare a chi avrà l’onere e l’onore di guidare la maggioranza, la responsabilità di una composizione del governo snella, sottratta a logiche di spartizione e ispirata a criteri di competenza, rinnovamento e credibilità interna e internazionale;
vincolare la risoluzione di controversie relative a singoli atti o provvedimenti rilevanti a una votazione a maggioranza qualificata dei gruppi parlamentari convocati in seduta congiunta;

tenuto conto che i deludenti e insufficienti risultati elettorali del centrosinistra non possono in alcun modo giustificare la condivisione dell'azione di governo con la destra berlusconiana per sconfiggere la quale il centrosinistra ha chiesto il voto dei cittadini;

ravvisando il palese tradimento, da un punto di vista politico e morale, da parte del Partito Democratico dei programmi, delle promesse, dei valori in funzione dei quali i cittadini erano stati chiamati a partecipare alle primarie del centrosinistra;

CHIEDE

la restituzione della somma di euro _____ versati per la partecipazione alle primarie.

Restando in attesa di ricevere l'indicazione della sede del Partito Democratico più vicina alla propria residenza dove poter ottenere la restituzione dell'importo sopra indicato

SI RISERVA

in assenza di un pronto e positivo riscontro alla presente richiesta di valutare l'adesione a forme di azione collettiva in sede giudiziaria per veder soddisfatto il proprio diritto.

Data e Firma

LA NUOVA COSTITUZIONE DI “NAPISAN”



LA REPUBBLICA DI “NAPISAN”



“L’Italia è un paese da distruggere, un posto bello e inutile, destinato a morire, dove tutto rimane uguale, immobile, in mano a dinosauri…”

(da La Meglio Gioventù)

 
 “THE WINNER IS…”



Giorgio Napolitano! Finalmente il Parlamento è riuscito a partorire un nuovo nome per lo scranno più alto di Roma.

Beh, “nuovo” non è forse l’aggettivo più indicato… Diciamo che, quantomeno, la benamata “partitocrazia” ha cavato fuori qualcosa dal cilindro!



In soli due mesi, molto è cambiato: si è assistiti, di fatto, alla trasformazione in senso semipresidenziale della Repubblica ed alla nascita del primo governo -per alcuni “fantoccio”- del Presidente.

Tutto ciò -è bene ricordarlo- “a Costituzione invariata”…

Dove trae fondamento giuridico, or dunque, il nuovo assetto politico-istituzionale?


martedì 7 maggio 2013

Giancarlo Caselli: Giulio Andreotti è stato un mafioso


Giulio Andreotti non merita alcun minuto di silenzio. Non merita alcun cordoglio. Sig. Napolitano, non c'è da attendere alcun giudizio della storia: è sufficiente leggere la sentenza della Cassazione che sancì la non condannabilità di Andreotti per il reato di associazione mafiosa commesso fino al 1980 solo per intervenuta prescrizione. E' sufficiente ripercorrere le pagine più nere della storia italiana del dopoguerra – il golpe Borghese, la P2, Gladio, la strategia della tensione, lo scandalo Italcasse e lo scandalo Lokheed, il crack Sindona, il rapimento e l'assassinio di Aldo Moro e della sua scorta, gli omicidi (e tra questi quelli di Piersanti Mattarella e del generale Dalla Chiesa) e le stragi di mafia, l'omicidio Pecorelli – nelle quali Giulio Andreotti restò 'invischiato' per comprenderne il ruolo politico e definirne la pretesa figura di statista.
Solo un'informazione in vendita al migliore offerente ed una casta politica – da Napolitano alla scialba Boldrini, da D'Alema a Berlusconi – tutta presa dalla difesa dei propri privilegi può indulgere nella difesa corporativa di un personaggio che per cinquant'anni ha occupato le istituzioni repubblicane unicamente in funzione del proprio potere personale e non certo del bene comune e le cui responsabilità e aberrazioni politiche sono conclamate.