"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

lunedì 30 dicembre 2013

Per la lista della Sinistra Italiana con Tsipras: facciamo le primarie!




Il progetto di una lista unitaria della Sinistra Italiana a sostegno della candidatura di Tsipras alla Presidenza della Commissione Europea da un lato raccoglie consensi crescenti e adesioni trasversali, dall'altro sembra dover riprodurre le divisioni di sempre della Sinistra (già viste tra l'altro in occasione dell'avventura sfortunata di Rivoluzione Civile): tra chi considera troppo timida l'identificazione nelle posizioni di Tsipras sull'Europa, chi pensa debba essere solo un'unione dei comunisti (peraltro essi stessi profondamente divisi tra di loro), chi ritiene che debba essere espressione della cosiddetta 'società civile' (Barbara Spinelli e Paolo Flores d'Arcais) e lasciare ai margini i partiti di sinistra esistenti (Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani).
Con l'aggiunta dei rischi sempre incombenti di affidarsi alla scorciatoia del momento elettorale e della personalizzazione leaderistica (questa volta puntando, per mettere tutti d'accordo, su di una personalità straniera estranea alle beghe politiche italiane) per non impegnarsi a colmare le carenze di elaborazione politica e di radicamento nella società o che qualcuno metta a disposizione la propria adesione unicamente con l'obiettivo di boicottare il progetto.
Ora l'idea di riunire tutte le anime – comuni cittadini, partiti, movimenti, associazioni, intellettuali – che compongono l'area della Sinistra alternativa alle destre e al Partito Democratico, cioè di coloro che sono subalterni alla dittatura del capitalismo liberista e ai diktat della Troka, è cosa non solo necessaria ma anche possibile se si seguono i lumi della ragione. Se cioè si riesce a far prevalere ciò che unisce (il comune sistema di valori fondato sull'uguaglianza e sulla liberazione dal bisogno, i ceti sociali che si vogliono rappresentare, un modello di società alternativo a quello esistente) su ciò che divide (le specifiche soluzioni e le tattiche/strategie ritenute utili a cambiare l'Italia) e se si riesce ad avere la capacità di includere e non di escludere.

mercoledì 11 dicembre 2013

Questo è Renzi: il nuovo nemico della Sinistra

In un intervista al Foglio dell'8 giugno 2012 il Renzi-pensiero. La dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, della sua totale estraneità alla Sinistra e persino al cattolicesimo sociale. La Sinistra non ha nulla a che spartire con il liberismo e il capitalismo. La Sinistra è uguaglianza e giustizia sociale da realizzarsi attraverso il controllo collettivo dell'economia.

“Dimostreremo che non è vero che l’Italia e l’Europa sono state distrutte dal liberismo ma che al contrario il liberismo è un concetto di sinistra, e che le idee degli Zingales, degli Ichino e dei Blair non possono essere dei tratti marginali dell’identità del nostro partito, ma ne devono essere il cuore”

La candidatura, le idee, il “noi”. Intervista con il sindaco di Firenze

“Sì, è vero: adesso ci siamo. Le primarie, almeno così sembra, alla fine si faranno; e noi, quando Pier Luigi Bersani ufficializzerà la sua scelta, saremo pronti a giocarci la nostra partita. Lo faremo per sfidare il segretario, certo, ma soprattutto lo faremo per affermare le nostre idee, per dare una scossa al partito e per provare una buona volta a rivoluzionare, e a innovare, questo Pd. E però, carini, non fatevi illusioni: ché se qui noi siamo in campo non lo facciamo per partecipare, ma solo perché sappiamo che noi, oggi, in questa gara, possiamo vincere davvero”.
Matteo Renzi gioca ancora un po’ con le parole e continua a coniugare la sua discesa in campo con i tempi tiepidi e prudenti della prima persona plurale. Ma questa volta il “noi” utilizzato dal sindaco di Firenze per inquadrare il progetto studiato dalla sua squadra per inseguire e sfidare i vecchi volti del Partito democratico non è più soltanto un piano ipotetico legato a uno scenario indefinito e lontano nel tempo ma è diventato improvvisamente il programma per niente ipotetico di una reale campagna elettorale il cui countdown verrà azionato questa mattina alle dieci in punto nella sede del Pd: quando cioè il segretario del partito, Pier Luigi Bersani, di fronte agli oltre cento delegati della direzione nazionale, ufficializzerà una data che Renzi, come molti altri nel Pd, aspettava da tempo. Una data importante: 14 ottobre, giorno di primarie. “E’ la scelta giusta – dice Renzi in questa conversazione con il Foglio – ed è una nostra vittoria dato che noi le primarie le chiedevamo da tempo. Bersani è stato coraggioso: ha mostrato di avere fegato e intelligenza politica, e finalmente ha capito che sarebbe stato un suicidio per un partito come il nostro, che ha un bisogno disperato di innovazione, rinunciare proprio oggi, proprio in questo momento, al più grande strumento di innovazione di cui dispone il Pd. So che non sarà uno scherzo, naturalmente. So che la sfida sarà aperta e che le primarie non saranno come quelle di Firenze, e che per vincerle sarà necessario conquistare cifre mostruose, più o meno, diciamo un milione e mezzo di voti, ovvero cento volte i voti che ottenni tre anni fa a Firenze. Lo so, ma non ho paura: il nostro progetto è forte, e io ho le idee molto chiare su come poter costruire una piccola impresa”.

venerdì 6 dicembre 2013

Petizione: UN PARLAMENTO DELEGITTIMATO NON TOCCHI LA COSTITUZIONE!





Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Al Presidente del Senato Piero Grasso
Alla Presidente della Camera Laura Boldrini

UN PARLAMENTO DELEGITTIMATO NON TOCCHI LA COSTITUZIONE!

A seguito della sentenza della Consulta sulla incostituzionalità della legge elettorale vigente, chiediamo che venga immediatamente sospeso il progetto di riforma costituzionale attualmente in discussione in quanto un Parlamento la cui composizione risulta gravemente distorta dall'applicazione di regole per l'attribuzione dei seggi e per la nomina dei parlamentari dichiarate illegittime e lesive dei principi democratici e del pluralismo politico non è autorizzato a riscrivere, in nome del Popolo Italiano, la Carta Fondamentale della Nostra Repubblica.
Di conseguenza chiediamo che non si proceda al voto in seconda lettura alla Camera dei Deputati del DDL 1359-B contenente la modifica dell’art.138 della Costituzione.

Partecipa e pubblicizza l'evento

Firma la Petizione 
https://www.change.org/petitions/al-presidente-della-repubblica-giorgio-napolitano-al-presidente-del-senato-pietro-grasso-alla-presidente-della-camera-dei-deputati-laura-boldrini-un-parlamento-delegittimato-non-tocchi-la-costituzione#share

Mail bombing :

Giorgio Napolitano https://servizi.quirinale.it/webmail/

Pietro Grasso pietro.grasso@senato.it

Laura Boldrini http://presidente.camera.it/21

Evento su Facebook:

https://www.facebook.com/events/1384360475146232/?previousaction=join&source=1

organizzato da:

Sinistra Unita