"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

venerdì 11 aprile 2014

Sanità pubblica inefficiente e sanità privata criminale


Pier Paolo Brega Massone
La sanità pubblica consegnata all'inefficienza e alla disorganizzazione da una precisa e dolosa volontà politica serve solo a favorire una sanità privata che inesorabilmente assume un carattere truffaldino e criminale.
E' fin troppo facile portare elementi (solo alcuni) che disegnano il quadro di questa sanità criminale: big pharma, le truffe sugli appalti ed i rimborsi sanitari ai fornitori privati che hanno riguardato tutte le regioni italiane con all'apice la Lombardia di Formigoni e del San Raffaele di Don Verzé, la Santa Rita di Milano – la clinica degli orrori – il cui primario di chirurgia toracica Pier Paolo Brega Massone, dopo un'altra condanna a 15 anni per truffa e lesioni, si è visto infliggere in primo grado la pena dell'ergastolo con l'accusa di aver crudelmente ucciso e provocato gravissime mutilazioni ai propri malati effettuando interventi inutili al solo scopo di 'monetizzare' i pagamenti del sistema sanitario nazionale per la clinica convenzionata, l'ultimo caso – solo in ordine di tempo – della Residenza Sanitaria Assistenziale di Savona in cui gli operatori sanitari, trasformatisi negli aguzzini di un lager, massacravano di botte disabili e malati di mente.
Chi non è più giovanissimo ricorderà la vicenda Poggiolini e la diffusione, per la dolosa assenza dei dovuti controlli, di epidemie attraverso emoderivati infetti.
La domanda che fa Gino Strada ("perché un intervento che ad Emergency costa 1.750 euro viene pagato dal Servizio sanitario agli ospedali e alle cliniche convenzionate 20.000 euro?") chiarisce in modo inequivocabile le dimensioni della truffa che è stata organizzata sulla salute dei cittadini e a danno dei cittadini.
Il privato che opera nella sanità raggiunge tanti più profitti quanto più sono maggiori la vendita di farmaci, le prestazioni specialistiche, i ricoveri: più malati e più malattie (al punto da arrivare ad “inventarli”) per avere più guadagni. E tanti più profitti quanto più si riducono i costi, in particolare del personale sanitario e della loro professionalità. Il privato si pone dunque intrinsecamente in contrasto con il bene pubblico e l'interesse comune.
Ricordiamocene quando ci dicono a reti unificate che il 'privato' è bello ed efficiente ed il 'pubblico' la rovina delle nostre finanze.

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