"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

domenica 29 marzo 2015

Landini, la Sinistra, l'Alternativa




Se la Sinistra rappresenta la visione politica nella quale il bene comune e la soddisfazione dei bisogni materiali delle persone non vengono realizzati spontaneamente dal mercato, dall'impresa privata, dal primato del profitto individuale ma richiedono l'intervento pubblico nell'economia ed il controllo sociale e collettivo dei mezzi di produzione, l'elemento essenziale da cui far partire per analizzare lo stato attuale e le prospettive della Sinistra è la consapevolezza che questa visione è oggi largamente minoritaria e invisibile alla maggioranza dei cittadini.
Il punto fondamentale è come restituire alla Sinistra una dimensione di massa: come afferma Stefano Rodotà le idee diventano forti quando sono forti nella società. Tutto il resto viene dopo. Ogni giudizio e valutazione sul progetto di Coalizione Sociale della Fiom di Maurizio Landini non può dunque non tenere conto di questa premessa, a mio avviso, indispensabile.  

martedì 24 marzo 2015

Veneto. Anche SEL e i Verdi vanno dall'estetista


Ci chiediamo sempre perché in Italia non ce la fa proprio a nascere un soggetto politico unitario della Sinistra, magari con il 5 per cento dei voti ma decoroso e dignitoso, in grado di camminare a testa alta e di tenere la schiena dritta, e di candidarsi a governare per rendere questo Paese più giusto e civile quando ce ne saranno le condizioni. Ebbene la decisione di SEL e Verdi, due pezzi di una ipotetica Sinistra Unita, di allearsi in Veneto con la renziana Moretti spiega molte cose. In soldoni: SEL e Verdi sputano quotidianamente fuoco e fiamme contro la "svolta autoritaria" di Renzi (Italicum e rottamazione della Costituzione), la prosecuzione delle politiche antisociali di austerità, lo Sblocca Italia, il Jobs Act, la "Buona Scuola", le modalità di salvataggio dell'Ilva, trivellazioni, inceneritori, grandi opere e tutte le porcate che questo governo ci sta propinando e poi vanno a sostenere un candidato del PD che se vincesse contribuirebbe a far dire a Renzi: "Avete visto? Sulle "riforme", sul Jobs Act, su economia, scuola, ambiente, ecc.ecc. gli italiani sono con noi!".

domenica 22 marzo 2015

Coalizione sociale. Perché credo che Landini abbia intrapreso la giusta direzione

Landini e Renzi by Luca Peruzzi


C'è un tema, sul quale su questo blog ho provato talvolta a cimentarmi come ad esempio qui e qui, che dovrebbe stare in cima ai pensieri di chi vuole ricostruire in Italia un progetto non marginale di Alternativa di Sinistra (o comunque la si voglia chiamare) cioè un progetto fondato su di una visione di società egualitaria e che consenta a tutti gli individui di vivere liberi dal bisogno. E' il tema della cultura dominante, del senso comune prevalente, del pensiero unico liberista che viene bombardato ad ogni ora del giorno e della notte da tutti i media di regime e sul quale la maggior parte delle persone costruisce la propria interpretazione del mondo, giudica gli accadimenti, esprime la propria preferenza politica ed il proprio voto.
Possiamo pensare tutto il male possibile (per alcuni di questi a ragione, per altri no) dei Bertinotti, dei Vendola, dei Ferrero, degli Ingroia e via discorrendo ma nessuno può pensare che gli scarsi risultati elettorali della Sinistra dipendano solo dai loro errori e dal fatto che siano peggiori di chi ha governato negli ultimi anni e governa oggi l'Italia - i Berlusconi, i Monti, i Renzi - o di chi comunque riesce a mantenere un ruolo e un consenso rilevanti (Salvini e la Lega tanto per citare dei nomi).
La verità è che ormai tutti o quasi tutti sono convinti che esiste solo il mercato, che la ricchezza e il lavoro possono essere creati solo dalle imprese private, che lo Stato e il Pubblico sono l'inefficienza e lo spreco mentre il privato è in grado di fornire alla collettività beni e servizi migliori e a prezzi più convenienti, che la competizione tra gli individui è il destino dell'umanità, che gli immigrati ci rubano il lavoro e vengono per delinquere, che il debito pubblico è il male assoluto e dipende dal fatto che abbiamo vissuto per decenni al di sopra delle nostre possibilità.
In questo contesto culturale non c'è spazio per ciò che intendiamo autenticamente come Sinistra. Lo stesso schieramento legalitario e anti-casta (Travaglio, Grillo) - pur focalizzando l'attenzione su aspetti fondamentali e ineludibili quali corruzione, malaffare, mafie - è parte del senso comune e della cultura dominante: c'è un mercato da rendere più efficiente e trasparente non un mercato inadeguato in sé a regolare la vita sociale.

venerdì 20 marzo 2015

TAFAZZISMO INFINITO


di Giandiego
Premetto che scrivo questo post come posizione personale, da uomo libero da appartenenze, disinteressato alla difesa di alcuna rendita di posizione. Individuale, così come è stata la decisione di partecipare al percorso dell'Altra Europa.
Assisto, con sommo dispiacere ed anche da questo Blog ad un attacco nei confronti dell'Altra Europa, sancendone anzi tempo, cioè ben prima della conclusione del suo primissimo percorso e della sua stessa Assemblea Costitutiva, la prematura morte.
Forse in nome della Cosa di Landini? Che è, però e resta cosa diversa.
Va riconosciuto che questa fase iniziale sia stata piuttosto lunga e con lunghe momenti di stagnazione, ma forse i nervosismi e le deprecazioni nascono , anche da una scarsa comprensione del percorso stesso.
Oltre ... e va detto ... che da una superficialità endemica alla sinistra che sin troppo spesso inizia cose che non porta sino in fondo, per innamorarsi della novità e del nuovo leader carismatico.
É pur vero ed innegabile che questo percorso fosse cominciato con la presenza, per esempio di SeL e questa stessa presenza oggi sia fortemente in dubbio, quantomeno a livello direzionale, così com'è vero che in tutta la fase iniziale una presenza eccessiva e “pesante” dei garanti ha “oppresso” e frenato questa evoluzione.

martedì 10 marzo 2015

Sinistra Unita: la demenziale contrapposizione tra partiti e movimenti




Sono cinquant'anni che siamo in attesa del completamento della Salerno-Reggio Calabria ed è almeno dal 2008, dalla sconfitta dell'Arcobaleno, che siamo in attesa in Italia della ricostruzione di un soggetto politico di massa della Sinistra di Alternativa.
Anche la coalizione dell'Altra Europa, dopo le pur timide speranze che aveva suscitato, sembra essere svanita nel nulla, stritolata nella demenziale contrapposizione tra "movimentisti" e "partitisti".
Se i cosiddetti "partitini" della Sinistra non stanno bene considero però demenziale la retorica alla Guido Viale del soggetto assembleare, che nasce spontaneamente dal basso, dai comitati di base e dai movimenti diffusi sul territorio e che, contemporaneamente, pretende lo spontaneo annientamento dei partiti. E questo per una serie di ragioni.

Prima ragione. I movimenti di base - per la difesa dell'ambiente e del territorio e per l'azione sociale - non hanno un seguito di massa, di milioni di persone, ma una penetrazione limitata, oserei dire di nicchia. Il movimento No Tav in Val di Susa è un'eccezione per la capacità di esprimere la stragrande maggioranza della popolazione di un intero territorio (ed è questo che giustamente la rende un modello per tutti) ma si tratta comunque di un fenomeno che riguarda, come partecipazione diretta e non come mero appoggio ideale, qualche decina di migliaia di persone.

sabato 7 marzo 2015

Francesco Totti, il ragionier Casoria e il comune senso del pudore




Ricordate quel pezzo del film "La Banda degli Onesti" in cui Totò spiega, a modo suo, a Peppino De Filippo come funziona il capitalismo identificato nel ragionier Casoria, l'amministratore di condominio "speculatore e approfittatore"?


 

A me l'ha fatto tornare alla mente la notizia del palazzo di Totti affittato a prezzi incredibili al Comune di Roma, attraverso Luca Odevaine uno dei protagonisti della vicenda di Mafia Capitale, per l'alloggio degli sfrattati.

L'Alternativa e l'informazione: il bisogno di fare rete


La costruzione in questo Paese di un'Alternativa socialista e libertaria al capitalismo dipende anche (anche non solo!) da un'informazione in grado di far conoscere ai cittadini come stanno realmente le cose, quali sono i problemi, quali persone riguardano, di chi sono le responsabilità, quali sono le soluzioni possibili.  Ciò che abbiamo invece è sotto gli occhi di tutti: giornali, televisioni, case editrici, produzioni cinematografiche sono totalmente o quasi in mano al potere economico e alla maggioranza politica. La narrazione dei fatti deve essere dunque funzionale al "sistema" così come i valori, i sogni, le emozioni, i desideri che vanno suscitati e inculcati nelle persone, più che con i TG e i talk show con la pubblicità, le fiction, i film, i reality, lo sport e via discorrendo. Internet stesso non è il mondo della libertà ma un ambito dominato da pochi grandissimi soggetti sia sul piano dei contenuti che su quello del mezzo (google, facebook e gli altri social network).

martedì 3 marzo 2015

Renzi peggio di Berlusconi. E Repubblica e i Girotondi che fine hanno fatto?


Renzi by Luca Peruzzi
Mettiamo insieme, una accanto all'altra, tutte le cose che Renzi ha realizzato e ha posto le basi per realizzare nel suo anno di governo: la legalizzazione dello sfruttamento del lavoro (il jobs act), la svolta autoritaria (per cancellare con la controriforma costituzionale e italicum pluralismo politico e divisione dei poteri), l'aggressione all'ambiente (sblocca italia, decreto ilva), le privatizzazioni, la subalternità in politica estera alle direttive amerikane, la totale sudditanza al sistema finanzcapitalista europeo e mondiale senza riuscire in alcun modo ad incrinare i vincoli dell'austerità definiti dall'Unione Europea, il taglio alle spese sociali, la legge sulla responsabilità civile dei magistrati, condoni e colpi di spugna per evasori fiscali e per chi ha esportato capitali all'estero, la trasformazione della scuola pubblica in una scuola classista e al mero servizio dell'impresa, l'utilizzo spasmodico della decretazione d'urgenza e del ricorso al voto di fiducia per svuotare le residue funzioni delle Camere.
Il tutto dentro il contesto di una incessante propaganda mediatica, fatta di bugie, annunci e promesse di un mondo migliore sparati come proiettili di una mitragliatrice, di un cerchio magico (il "giglio magico") nel quale non mancano furbetti e speculatori, di favori e regalie - nascosti nei codicilli di questo o quel provvedimento - a lobby e amici furbetti, di un Partito Democratico immerso nella corruzione ed in procedure di selezione dei candidati (le primarie) imbarazzanti. In questo contesto Renzi emerge come un omunculo dal modesto spessore culturale ed umano che, a giudicare dalle sue citazioni e dai suoi slogan, deve aver compiuto il proprio processo formativo sull'Almanacco del Calcio e sugli album delle figurine Panini oltre che attraverso la visione dei Processi di Biscardi.
Renzi ha dunque completato e sta completando tutto quanto avrebbe voluto fare Berlusconi e per le quali spesso Berlusconi è stato costretto a fermarsi di fronte all'opposizione, oltre che politica, di una parte rilevante dell'opinione pubblica.